Il giorno 9 gennaio 2014, il Comune di Tricase ha pubblicato sul proprio sito web una bozza di Piano Coste. Per Marina Serra, il Piano propone un utilizzo intensivo della costa, tramite la conversione di buona parte della linea mare in stabilimenti balneari e la trasformazione morfologica di gran parte della scogliera. In particolare, il Piano prevede interventi di "spianamento tipo spiaggia”, consistenti nel “modellamento della roccia mediante levigatura delle punte rocciose e/o nel riempimento delle fessure della roccia con trattamenti a strati sino all’intonaco a spiaggia", e di “intervento tipo piscina”, ovvero “sbancamento a monte sino a raggiungere il livello del mare e quindi continuare la levigatura a mo di spiaggia sino ad una profondità di 1 metro circa e quindi il salto nel mare”. In pratica, il Comune intende permettere ai titolari (privati) di concessioni di spianare, scavare e levigare la roccia, snaturando e distruggendo il paesaggio naturale e incontaminato di Marina Serra.
Tale approccio non è compatibile con la natura del territorio e con le caratteristiche ambientali, sociali ed economiche della zona, e rischia di compromettere irrimediabilmente la qualità e la bellezza del luogo. Gli impatti di tali scelte non sono stati valutati nel Piano Coste, nonostante tale valutazione sia obbligatoria ai sensi delle norme comunitarie e nazionali in materia di tutela dell'ambiente e delle aree protette.
Gli interventi in questione inoltre metterebbero a rischio l’integrità del lungomare e delle abitazioni ad esso adiacenti, livellando gli scogli ed aumentando l'esposizione delle strutture in questione all'azione delle maree invernali; nemmeno questi rischi sono stati oggetto di un'adeguata analisi all'interno del Piano.
Non vogliamo dover assistere ad un nuovo scempio di un'altra parte del territorio della nostra provincia, come già avvenuto in altre località come Porto Miggiano. Crediamo che il futuro di Tricase - e di Marina Serra in particolare - sia legato a doppio filo ad uno sfruttamento sostenibile delle impareggiabili risorse naturali e paesaggistiche del luogo.
Inoltre, le azioni previste nel Piano Coste non portano alcun beneficio dimostrabile alla popolazione e agli attori economici locali. Gli unici veri beneficiari di questo Piano sarebbero i titolari delle concessioni. Lungi dal portare sviluppo, una tale svendita del patrimonio paesaggistico di Tricase non può che impoverire il Comune e i suoi abitanti, privandoli di una delle principali risorse del nostro territorio.
Una tale svendita del nostro patrimonio paesaggistico a due società private era già stata tentata nel 2012, ma era stata fermata grazie al parere contrario sulla compatibilità ambientale dell'intervento espresso dall'Ente Parco e confermato dal TAR. La presentazione di un Piano Coste completamente appiattito sugli interessi di tali società private mette oggi nuovamente in pericolo il territorio di Marina Serra, a discapito della popolazione locale e a solo vantaggio di pochi privati.
Riteniamo che il Piano Coste debba invece rispettare i seguenti principi:
-Sviluppo turistico che valorizzi le caratteristiche ambientali, paesaggistiche e sociali della nostra terra senza snaturarle;
-Rispetto e tutela del territorio, che costituisce una risorsa fondamentale della nostra comunità e come tale deve essere adeguatamente valorizzato e protetto;
-Tutela degli interessi locali e garanzia dell'accesso libero al mare nei luoghi tradizionalmente utilizzati dagli abitanti di Marina Serra;
-Valutazione sistematica degli impatti di qualunque tipo di intervento prima della sua introduzione nel Piano
Chiediamo quindi al Comune di Tricase di modificare il Piano Coste secondo quanto richiesto dagli abitanti e operatori turistici di Marina Serra col documento consegnato in data 24/1/2014. In particolare:
-Nessun intervento di alteramento morfologico, spianamento, modellamento, livellamento, sbancamento o levigatura della scogliera;
-Nessun intervento di cementificazione o altro intervento potenzialmente dannoso per il territorio e la fauna e flora locale, quale l’installazione di luci subacquee;
-Mantenimento della spiaggia libera in tutta l’area che va dalla località Lavaturo alla località Acquaviva (comprese);
-Nessun intervento di ristrutturazione che vada ad alterare la Torre Palane;
-Non più di una concessione per uno Stabilimento Balneare (SB) o una Spiaggia Libera con Servizi (SLS), da situare nell’area di costa extraurbana a nord del paese (in corrispondenza dello SB5 o dello SB6 previsti nel piano attuale);
-Obbligo di valutazione dell'impatto ambientale di ogni misura adottata, in applicazione della normativa vigente.
Link di riferimento:
Piano Coste sul sito del Comune:
www.comune.tricase.le.it/item/16-gennaio...piano-comunale-coste
Lettera inviata al Comune dagli abitanti di Marina Serra:
Per scaricare:
rapidshare.com/share/27CB2164B545DBC4EBDE0950BDEC3891
Per visualizzare online:
attachment.fbsbx.com/file_download.php?i...ash=ASvTx7_v6dfMvmBL